È stata approvata oggi, martedì 22 maggio 2012, in Consiglio regionale, una mozione, presentata dal consigliere del Pdl Mauro Parolini, sul riassetto istituzionale delle province. “Il tema andrebbe sottratto dalla strumentalizzazione politica e affrontato seriamente nella commissione competente per arrivare a una proposta organica –commenta Angelo Costanzo, consigliere regionale del Pd –. La strumentalizzazione è palese, credo anche controproducente, in particolare per il Pdl che nel programma elettorale del 2008 aveva inserito l’impegno dell’abolizione delle Province e ora le difende. Ma anche per la Lega, che da quando non è più al Governo ha cambiato profondamente idee e oggi si erge a paladina delle Province. Non vorrei ricordare male, ma il Governo Berlusconi-Bossi aveva previsto un disegno di legge costituzionale per abolirle, spingendo l’allora Ministro Calderoli a dire che chi nella Lega non era d’accordo poteva fare altre scelte. Sarebbe stato opportuno affrontare questo tema, anche a fronte del risultato del referendum della Sardegna sulle province e del voto amministrativo, da cui emerge una richiesta di cambiamento, rinviandolo nella Commissione competente per una discussione approfondita e organica che tenga in considerazione la diversità dei territori a partire da quelli montani. Non una discussione generica e a volte contraddittoria. Serve fare delle scelte anche in Lombardia”.
Costanzo continua: “Personalmente penso che non è corretto mantenere sia la Provincia che le Comunità montane. Ma qual è il modello che vogliamo sostenere in Lombardia, quali macroaree si intendono realizzare e perché non si affronta il tema della frammentazione istituzionale degli oltre 1500 comuni? Quali deleghe e competenze la Regione Lombardia, molto centralistica, intende trasferire alle province? Il demanio idrico? Nessuna risposta a queste domande è contenuta nella mozione. Ho già dichiarato che sono per abolire le comunità montane e che sono contrario a trasformare le Province in enti di secondo livello che non hanno una legittimazione popolare. Discutere della provincia di Milano non ha senso, come non ne ha avuto crearne di nuove, cosa diversa per un territorio interamente montano come la provincia di Sondrio. Un richiamo contenuto anche nella mozione di Parolini. Per i motivi e le contraddizioni esposte ho ritenuto opportuno esprimere un voto d’astensione. La mia posizione sulla provincia di Sondrio è chiara da tempo: aboliamo le comunità montane, riorganizziamo i Comuni, trasferiamo le competenze e le risorse del Bim all’amministrazione provinciale. Così le istituzioni e le politiche affrontano il tema, non difendendo tutto in funzione delle convenienze del momento”.
Milano, 22 maggio 2012
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