Interrogazione con risposta scritta
Al Signor Presidente
del Consiglio regionale
I sottoscritti consiglieri regionali,
venuti a conoscenza che l’Azienda Ospedaliera Poma di Mantova ha deciso di sostituire i tradizionali camici riportanti nome e cognome dei dipendenti con nuove divise anonime e nuovi tesserini identificativi recanti esclusivamente i nome proprio e l’iniziale del cognome di medici ed infermieri;
atteso che la normativa regionale a cui fa riferimento la Direzione della A.O. Poma per motivare questa scelta è risalente al 31 ottobre 2007 (“Determinazioni in ordine alla gestione del servizio sociosanitario regionale” n. VIII/5743) ed è riferita all’esercizio 2008, mentre le novità in materia di identificazione del personale sono state introdotte dall’Azienda Ospedaliera nel 2011;
visto che la circolare n. 3/2010 dell’ex Ministro Renato Brunetta “Articolo 55-novies del decreto legislativo n. 165 del 2001”, in merito all’identificazione del personale a contatto con il pubblico, cita espressamente come finalità della norma “la pronta individuabilità del soggetto interlocutore.” E reca testualmente: “La disposizione individua gli elementi per l'identificazione nel nominativo del dipendente. Si tratta di un contenuto minimo e l'amministrazione può valutare se e quando attuare l'identificazione anche attraverso ulteriori elementi soprattutto in riferimento al ruolo del soggetto nell'ambito dell'organizzazione: posizione professionale, profilo, qualifica se dirigente, ufficio di appartenenza.”;
considerato che questa iniziativa della Azienda Ospedaliera non garantisce “la pronta individuabilità del soggetto interlocutore” prevista dalla normativa Brunetta e lede il diritto del cittadino/paziente di conoscere l’identità dell’operatore sanitario a cui si rivolge;
interroga l’Assessore competente per sapere
Se è a conoscenza della iniziativa assunta dalla Direzione dell’AO Poma di Mantova;
Quanto è costata la sostituzione delle vecchie divise con quelle nuove anonime e il rifacimento di tutti i cartellini per l’intero personale sanitario dell’ospedale;
Se, considerato che non è stata fatta una richiesta specifica in tal senso da parte degli operatori sanitari, non ritenga questa spesa inopportuna soprattutto in questo periodo di pesanti tagli al settore sanità;
Se intende avallare l’iniziativa del D.G. di Mantova estendendo l’obbligo di anonimato per gli operatori sanitari di tutte le Aziende ospedaliere della Lombardia.
Giovanni Pavesi
Milano 23 maggio 2012
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