Nel novembre del 2010 il Consiglio regionale ha approvato all'unanimità un ordine del giorno del consigliere del Pd Angelo Costanzo, che impegnava la Giunta “alla definizione dei criteri di organizzazione dell’assistenza ospedaliera e delle cure dei servizi territoriali, per i territori montani, tenendo conto degli elementi di condizionamento e disagio costituiti dalla bassa densità di popolazione, dalla sua dislocazione, dalla difficoltà di collegamenti, anche in relazione alle condizioni climatiche l’organizzazione sanitaria sul territorio montano, può prescindere dai parametri di costo e di efficienza per il territorio urbano e comunque a limitato disagio”.
Domani l'assessore alla sanità regionale Luciano Bresciani, risponderà in aula, all'interrogazione di Costanzo. “Vedremo se l'assessore ammetterà i ritardi e le inadempienze nel rispettare gli indirizzi approvati dal Consiglio – dice Costanzo - . Ritardi e inadempienze che stridono rispetto allo slogan dell'amministrazione provinciale di Sondrio, a guida leghista, che richiede alla Regione il riconoscimento di status di territorio interamente montano. Con quell'ordine del giorno che lo stesso Bresciani ha votato, si era dato un indirizzo chiaro alla Giunta regionale. Questa è la dimostrazione di come la Lega non sia capace di tradurre gli slogan in atti concreti. Dalle regole sanitarie si può partire, con atti concreti, per riconoscere la peculiarità di un territorio interamente montano, magari iniziando ad accorpare la gestione dell'Asl con quella degli ospedali come avviene in Valcamonica”. Questo il contenuto dell'interrogazione del consigliere del Pd che chiede chiarimenti sul rispetto da parte della Giunta regionale degli impegni previsti nel dispositivo dell’ordine del giorno chiarendo quali atti siano stati adottati dalla Giunta o in che tempi la Giunta intenda assumerli per rispettare appunto la volontà del Consiglio regionale e in particolare quali criteri organizzativi sono stati definiti per i territori montani, criteri che tengano conto degli elementi di condizionamento e disagio costituiti dalla bassa densità di popolazione, dalla sua dislocazione, dalla difficoltà di collegamenti, dalle condizioni climatiche; quali parametri di costi differenziati sono stati previsti prescindendo dai parametri di costo e di efficienza per il territorio urbano della Lombardia e comunque a limitato disagio; e infine se non ritenga opportuno, in considerazione del fatto che l’ASL di Valcamonica Sebino ha già il riconoscimento di una specificità territoriale interamente montana con un modello gestionale differenziato rispetto al resto del territorio lombardo, estendere tale riconoscimento anche alla provincia di Sondrio, unico territorio interamente montano della Lombardia.
“Mi auguro che domani l'assessore sia in grado di rispondere con chiarezza, e possa tradurre in atti reali gli indirizzi che il Consiglio regionale gli ha dato ben due anni fa” conclude Costanzo.
Milano, 11 giugno 2012
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