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Pedemontana e diossina, mozione rinviata: la maggioranza non capisce le preoccupazioni della Brianza

AMBIENTE »

 

 


Pedemontana

BARZAGHI (PD): “RINVIATA LA MOZIONE SULLA PERICOLOSITA’ DELL’INTERVENTO. LEGA E PDL NON CAPISCONO LE PREOCCUPAZIONI DELLA BRIANZA”

 

Per Lega e Pdl di Regione Lombardia la realizzazione della Pedemontana nei territori brianzoli ancora oggi contaminati dalla diossina dell’Icmesa, nel 1976, non è una questione urgente. “Lo hanno dimostrato oggi, in Aula, votando contro la trattazione della mozione che noi consideravamo, appunto, urgente, e in cui si chiede conto del rapporto tra la nuova infrastruttura e il pericolo di un intervento fatto su terreni inquinati”, commenta con amarezza Laura Barzaghi, consigliera regionale del Pd, prima firmataria della mozione rinviata a maggioranza.

“Invece l’urgenza c’è, eccome – insiste Barzaghi –. La gente di Brianza ha bisogno di avere delle risposte, di sapere se e quando si farà la Pedemontana, cosa c’è sotto terra, se esiste un reale pericolo, se verranno fatte le bonifiche. Pdl e Lega non hanno capito le preoccupazioni della popolazione, sottovalutando anche la portata di questo ennesimo intervento infrastrutturale”.

Nella mozione Barzaghi e gli altri firmatari impegnano il presidente Maroni e la Giunta a “verificare la correttezza d’esecuzione dell’opera attraverso un contraddittorio di validazione con l’Arpa, ma anche a provvedere alle necessarie tutele della salute pubblica e ambientale in caso di sbancamenti di aree inquinate da diossina non bonificate”. Inoltre, la consigliera Pd e i colleghi chiedono chiaramente nella mozione “la bonifica delle aree che risultano inquinate e il corretto smaltimento delle terre contaminate in siti idonei a riceverle”.

Secondo Barzaghi “per coloro che abitano nei comuni attorno a Seveso e Meda il ricordo di quei giorni è troppo vivo per non temere che smuovere dei terreni tutt’oggi trattati con molta attenzione da parte delle autorità, sia pericoloso. E questo la maggioranza che governa Regione Lombardia non lo ha assolutamente capito”.

Milano, 2 luglio 2013


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