Quella della Ies, la multinazionale ungherese proprietaria della raffineria mantovana con 400 dipendenti che in questo momento rischia di diventare soltanto un deposito, è auspicabile possa diventare un caso emblematico.
Infatti le parti sociali insistono sulla riconversione della raffineria dal petrolio ai biocarburanti. “Continueremo a monitorare la situazione, per questo abbiamo chiesto di essere costantemente aggiornati su quanto avviene ai tavoli – ha detto il consigliere Pd Marco Carra che a ottobre aveva scritto all’assessore al Lavoro Aprea per scongiurare una nuova crisi industriale e occupazionale - . Attendiamo ora di conoscere i dettagli dell’accordo tra Mol e Eni, firmato prima dell’annuncio della cessazione dell’attività produttiva della Ies, e che si concretizzi al più presto il piano di fattibilità per la riconversione green prefigurata per il sito mantovano. Finora dalla Regione un silenzio assordante, ora batta finalmente un colpo”.
Il tema della riconversione green, appunto, potrebbe vedere la provincia di Mantova come promotrice di una produttività nuova e sostenibile. Si tratta di una sfida progettuale e politica importante per la Lombardia.
“L’attenzione delle istituzioni va verso i lavoratori ma non solo – insiste Francesca Zaltieri, vicepresidente Provincia di Mantova - . Va soprattutto alla produttività del nostro territorio in un’ottica di visione di lungo periodo. Regione Lombardia deve assumere questa sfida per diventare regione pilota di una nuova politica industriale nella quale occupazione e sostenibilità vadano di pari passo”.
Milano 24 aprile 2014
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