Questo pomeriggio il Consiglio regionale ha approvato a larga maggioranza la legge che riduce in media del 10% l'assegno vitalizio per gli ex consiglieri regionali e rivede l’età pensionabile che passa da 60 a 65 anni. Tutti favorevoli tranne il Movimento 5 stelle che si è astenuto e Ncd che ha deciso di non partecipare al voto. “Questo è l’ultimo tassello di una riforma partita a fine 2011 – dichiarano i consiglieri regionali del PD – quando abbiamo cancellato l’istituto del vitalizio dei consiglieri in carica. Oggi abbiamo messo mano ad un beneficio di cui godono gli ex consiglieri producendo un risparmio annuo di 700 mila euro. Si conclude un lavoro lungo, iniziato a seguito di un nostro ordine del giorno approvato nel giugno del 2013, caratterizzato anche da momenti di difficoltà ma che ha portato ad un testo equilibrato, unico in Italia e in grado di resistere ad eventuali impugnative. Si può sempre comunque migliorare e, se ci saranno le condizioni, siamo disposti a rimettere mano alla legge. Adesso però tocca alla Giunta seguire il nostro esempio razionalizzando e tagliando i costi di funzionamento partendo dagli enti regionali e dalle società partecipate”.
Gli esponenti democratici esprimono rammarico per come si è conclusa la votazione. “In Aula abbiamo assistito ad uno sfaldamento della maggioranza – spiegano - con Ncd che ha deciso di sfilarsi dalla discussione e di non partecipare al voto. Ma ancor più imbarazzante è l’atteggiamento del Movimento 5 stelle che, ancora una volta, ha preferito astenersi per differenziarsi ed eventualmente tutelarsi dai possibili ricorsi”.
Milano, 23 settembre 2014
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