“Apprendiamo con preoccupazione della decisione unilaterale presa da Trenord di cancellare la fermata di Meda dal percorso della S2 che copre la tratta Milano – Mariano Comense. Un provvedimento preso in sordina senza consultare né i sindaci né i pendolari che da un giorno all’altro hanno subìto inermi la soppressione di ben 50 corse. Un fatto grave che va contro i principi messi nero su bianco nel contratto di servizio approvato poco più di un mese fa e a cui la Regione deve dare immediata risposta”. Lo dichiarano i consiglieri regionali del Pd Enrico Brambilla e Laura Barzaghi che annunciano un’interrogazione ad hoc indirizzata all’assessore regionale ai Trasporti Alessandro Sorte per conoscere nello specifico le motivazioni alla base del provvedimento e sapere se c’è l’intenzione di ripristinare a breve lo scalo di Meda.
“Sono tre giorni che i sindaci di Meda, nel monzese, e di Cabiate, nel comasco, aspettano risposte dai dirigenti di Trenord e dall’assessorato regionale ma ad oggi ancora tutto tace – spiegano i due esponenti del Pd –. E’ assurdo che dopo aver investito milioni di euro per ammodernare una stazione ferroviaria e solo due giorni dall’apertura si è deciso di chiuderla senza avvisare nessuno. Trenord ha deciso di eliminare la figura tecnica che aveva il compito di monitorare il traffico dopo che erano stati eliminati i passaggi a livello. Ma terminati i lavori si sono resi conto che i meccanismi nuovi non funzionavano a dovere e al posto di richiamare i tecnici si è deciso di togliere il servizio e di riportare i treni di nuovo a Seveso, senza farli proseguire a Meda. Per di più – precisano – non ci sono solo questi problemi tecnici ma nella ristrutturazione dello scalo mancano gli ascensori e il sottopassaggio importanti per eliminare le barriere architettoniche”.
Una situazione questa che ha creato grossi disagi per la cittadinanza e disordini nei comuni interessati. “Nè Trenord né Ferrovie Nord hanno avvertito gli enti locali coinvolti – dichiara il sindaco di Meda Gianni Caimi – è un vero e proprio sgarbo istituzionale nei confronti degli enti locali. Anche Regione Lombardia non si è certo comportata meglio: l’assessore Sorte non ha gestito minimamente questa situazione creando danni gravi agli utenti. Siamo molto perplessi – conclude - vengono fatti investimenti importanti per implementare il servizio per poi avere questi risultati”.
Milano, 7 maggio 2015
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