“Il sindaco Scanagatti fa gli interessi di Monza, del territorio e dell’autodromo. Romeo oltre a fare propaganda fa solo gli interessi del suo capo, Maroni, neanche quelli della Lombardia e men che meno quelli dei monzesi e di tutta l’economia che gravita attorno al gran premio di Monza”. Con queste parole il capogruppo del Pd Enrico Brambilla in merito alla polemica sollevata dalla Lega Nord contro il sindaco di Monza Roberto Scanagatti sul GP d'Italia che si disputa a Monza.
“La Regione, infatti, visto che ha messo a bilancio 20 milioni di euro, potrebbe concedere a Sias i necessari finanziamenti per ammodernare l’impianto come chiede Ecclestone. Ciò libererebbe le necessarie risorse a Sias, società di Ac Milano che ha in mano il contratto, per concludere l'accordo con Ecclestone per disputare il Gp d’Italia a Monza dopo la scadenza del 2016. Maroni – aggiunge l’esponente del Pd - dice che i soldi potranno essere stanziati solo se Regione Lombardia entrerà nella proprietà del parco, e quindi dell’autodromo, ma a condizione che il governo azzeri l’imposta di registro: dice che non vuole dare a Roma 8 milioni in tasse sui 20 che è disponibile a investire. Va detto subito che con 20 milioni la Regione “acquisirebbe” solo il 10% del parco, ragion per cui l’imposta di registro, se il governo non neutralizzerà l’imposta, sarebbe meno di un milione di euro”.
Da mesi un ampio fronte trasversale sta cercando una via parlamentare per raggiungere l’obiettivo, ma fino ad ora per motivi tecnici, e non politici, non è stata trovata soluzione. Lo stesso sindaco di Monza, insieme al sindaco di Milano e allo stesso presidente Maroni hanno scritto a Renzi, chiedendo un intervento in questo senso. Ma sino ad ora non è stato trovato il giusto provvedimento a cui agganciare l’emendamento. “Ma dopo mesi – attacca Brambilla -, Maroni non può stare a guardare o, peggio, agitare in modo propagandistico l’empasse, mandando avanti qualche militante leghista guidato dal suo capogruppo. Più di ogni altro ha il dovere di trovare soluzioni: e la soluzione possibile è un finanziamento per la valorizzazione del circuito, proprio come fece Formigoni per il parco nel 1996, con la legge 40”.
Milano, 15 luglio 2015
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