Il Gruppo regionale del Pd si è astenuto sulla ratifica dell’intesa di coordinamento transfrontaliero per la gestione dei materiali inerti tra Regione Lombardia e Canton Ticino e sulla proposta di risoluzione formulata di conseguenza dalla maggioranza. I due documenti erano all’ordine del giorno delle Commissioni congiunte Ambiente e Rapporti tra Lombardia e Confederazione elvetica, riunitesi stamattina.
“Non potevamo votare a favore di un accordo che non tiene conto di alcune richieste formulate dagli enti locali – spiega Luca Gaffuri, consigliere regionale del Pd –. In particolare, quella che riguarda il valico di Val Mulini con l’apertura al transito dei mezzi che trasportano materiali inerti in modo da sgravare gli altri valichi, e quella riguardante la richiesta di un contributo da parte svizzera per l’usura delle strade italiane di confine. Anche perché quando accade il contrario e sono i mezzi italiani ad andare in Ticino pagano l’obolo di percorrere le strade cantonali. Non si vede perché non debba esserci reciprocità”.
Questo sarà, dunque, oggetto di uno degli emendamenti che il Pd presenterà in fase di votazione in Consiglio regionale, assieme alla richiesta che “d’ora in poi nei piani cave si dovrà tener conto sia dell’esportazione che dell’importazione dei rifiuti, per evitare che dalla Svizzera vengano a prendersi il materiale migliore per l’edilizia e, per contro, scarichino su tutta la Lombardia – l’intenzione è di allargarsi già oltre le province di Como e Varese – i loro inerti”, conclude Gaffuri.
Milano, 10 settembre 2015
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