“Rimaniamo esterrefatti leggendo le parole dell’assessore Brianza sulla vicenda, scatenata tutta da Regione Lombardia, della sanità a pagamento per i frontalieri”, lo dice Luca Gaffuri, consigliere regionale del Pd e segretario della Commissione speciale rapporti tra Lombardia e Confederazione elvetica, dopo aver letto le dichiarazioni dell’assessore lombardo che scarica la colpa sul Governo.
“Regione Lombardia è quasi un anno che ha in mano una circolare ministeriale che non ha saputo o voluto interpretare – riepiloga Gaffuri –. Ce l’aveva anche Regione Piemonte, ma guarda caso non si è sognata di vessare i suoi lavoratori frontalieri con richieste di denaro non dovuto. Invece, Maroni e la Lega non hanno nemmeno fatto lo sforzo di capire cosa significasse, ma l’hanno inviata direttamente alle Asl, ora Ats, e hanno delegato tutto a loro. Tant’è che Sondrio e Varese hanno deciso di chiedere i soldi e Como no”.
La Giunta lombarda “non ha nemmeno domandato delucidazioni al Governo, se non dopo quasi un anno, quando il bubbone era ormai scoppiato, e il tono dell’interpello non è di richiesta di chiarimento, ma di conferma, da parte del Ministero, della bontà della decisione di alcune Asl di far pagare i lavoratori d’oltreconfine”, aggiunge il consigliere Pd.
Quindi, al Pd è spettato il compito di “mettere ‘finalmente la parola fine su un brutto pasticcio creato’ da Regione Lombardia, per usare le parole della Brianza, e dettato dal timore di creare un danno erariale e trovarsi la Corte di conti con il fiato sul collo. A dimostrarlo sono i timori espressi da Maroni in alcuni passaggi dell’interpello che ipotizzavano addirittura di dover far pagare i frontalieri anche per gli anni scorsi”.
Milano, 10 marzo 2016
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