Richiesta di CIG per 500 negli stabilimenti di Agrate e Cornate, si rischiano 200 esuberi
Buona parte dei 500 lavoratori della Linkra-Compel di Agrate Brianza e Cornate d'Adda potrebbero presto essere messi in cassa integrazione a zero ore, con lo spettro della mobilità e del licenziamento per 200 di loro. L'azienda non ha infatti rinnovato i contratti di solidarietà e ha fatto richiesta unilaterale di cig per 12 mesi per i lavoratori a partire da inizio aprile. È quanto emerso questa mattina in commissione attività produttive del Consiglio regionale, dove sono stati auditi i rappresentanti sindacali e l'amministrazione comunale. Non era presente la proprietà, che ha motivato l'assenza con impegni sopraggiunti.
All'audizione ha partecipato anche il capogruppo del Pd in Regione Enrico Brambilla, che ha formulato alcune domande e alcune richieste, a partire da quella di reinvitare a breve la proprietà in commissione.
“L'Est Brianza – spiega Enrico Brambilla - una volta molto forte per l'hi-tech, le telecomunicazioni e in generale il settore dell'elettronica, ha subito negli anni una profonda crisi, tanto che ora tutto gravita intorno a due soli grandi gruppi, la STMicroelectronics e la ex Alcatel Lucent, ora Nokia. Ci sono state pesanti ricadute occupazionali che temiamo non siano finite, viste le ultime novità rispetto a Nokia. In questi anni la politica locale non è stata inerte, alcune strade sono state tentate, in particolare con la definizione del distretto dell'hi-tech. È necessario però che anche la Regione Lombardia faccia la sua parte dando seguito alla delibera quadro dell'allora assessore Melazzini. La prima richiesta è di convocare in commissione il nuovo assessore, Luca Del Gobbo, per capire che cosa la Regione stia facendo rispetto a quella prospettiva, perché se le aziende coinvolte producono e vendono anche quelle dell'indotto, come la Compel, riescono ad avere respiro. Chiederemo anche all'assessore di verificare la possibilità di attivare gli strumenti di sostegno alle aziende e ai lavoratori di cui la Regione si è dotata negli anni. Tuttavia non sfugge l'assenza della proprietà al tavolo della commissione. Abbiamo chiesto formalmente che venga invitata nuovamente, così che si possa capire quali sono le sue intenzioni e se vi siano o meno nuovi investitori in trattativa per rilanciare lo stabilimento”.
Milano, 7 aprile 2016
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