È pari a 1,62 milioni di euro l'impegno economico appena deciso dalla Regione Lombardia in favore di Alcatel-Lucent perché sviluppi sul sito di Vimercate un progetto di ricerca e sviluppo su tecnologie di comunicazione ottica. Ciò avviene nel quadro di un accordo di competitività siglato tra l'azienda e la Regione con lo scopo di valorizzare il comparto industriale dell'ICT e di salvaguardare i livelli occupazionali. Ma se di 120 addetti è la previsione di occupazione sul nuovo progetto, sono 119 le figure che la società ha annunciato di avere in programma di tagliare proprio nel sito di Vimercate, nell'ambito di un più ampio piano di razionalizzazione. Un fatto che ha destato la perplessità del capogruppo del Pd in Regione Enrico Brambilla, che in merito ha presentato un'interrogazione all'assessore Mauro Parolini, competente sugli accordi di competitività.
“Stringere un accordo con Alcatel-Lucent per oltre 1,6 milioni di euro pubblici per rilanciare l'azienda e salvare l'occupazione stride nettamente con l'annuncio, quasi contemporaneo, di nuovi esuberi – dichiara Brambilla -. Siamo del tutto favorevoli a questo tipo di accordi, ma ci chiediamo se sia opportuno che l'azienda con una mano accetti i contributi e con l'altra licenzi. Chiediamo all'assessore che cosa intenda fare per scongiurare l'ulteriore perdita occupazionale in seno alla Alcatel-Lucent”.
Milano, 15 aprile 2016
il testo dell'interrogazione:
Oggetto: Accordo per la competitività ALCATEL-LUCENT ITALIA S.p.A
i sottoscritti consiglieri regionali,
Premesso che con legge regionale 11/2014 “Impresa Lombardia: per la libertà di impresa, il lavoro e la competitività” la Regione favorisce il rilancio produttivo a partire dai settori strategici contrastando la delocalizzazione anche attraverso azioni di fiscalità di vantaggio e altri opportuni interventi atti ad agevolare le imprese, in particolare quelle che si impegnano a mantenere in Lombardia la loro presenza, salvaguardando l'occupazione ed il lavoro.
Visto l'art. 2 comma 1 lettera a) “ACCORDI PER LA COMPETITIVITÀ: consistenti in strumenti negoziali, da approvarsi con deliberazione della Giunta regionale, previa adozione dei relativi criteri, anche ricorrendo agli istituti di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi) e alla legge regionale 14 marzo 2003, n. 2 (Programmazione negoziata regionale). Tali accordi sono conclusi favorendo il coinvolgimento di pubbliche amministrazioni, imprese, aggregazioni di imprese, distretti e filiere di piccole e medie imprese e enti bilaterali, con contestuale coinvolgimento dei comuni, delle province, delle camere di commercio industria artigianato agricoltura, delle parti sociali e degli ordini professionali, anche avvalendosi delle agenzie per le imprese. Essi contengono precisi obblighi e diritti reciproci nella prospettiva di definire, in particolare, tempi certi, numero di posti di lavoro previsti, incentivi, anche sotto forma di credito di imposta e ricorso semplificato agli strumenti urbanistici per la localizzazione degli insediamenti produttivi, l'ampliamento di insediamenti già esistenti, il recupero di aree dismesse, degradate o sottoutilizzate, nonché per la valorizzazione di ambiti strategici, la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e la realizzazione di insediamenti integrati ispirati a logiche di sostenibilità ambientale e innovazione, fatte salve le norme a tutela di interessi primari costituzionalmente protetti. Allo scopo di sostenere gli investimenti privati finalizzati a favorire la realizzazione di progetti di sviluppo rilevanti a livello interregionale o nazionale, la Regione adotta provvedimenti affinché gli accordi per la competitività possano eventualmente integrarsi nelle procedure di concessione di agevolazioni finanziarie e fiscali previste da normative statali ed europee. L'accordo per la competitività può prevedere la valorizzazione del capitale umano, sulla base di accordi sindacali aziendali e territoriali anche ai sensi delle leggi regionali 28 settembre 2006, n. 22 (Il mercato del lavoro in Lombardia) e 24 dicembre 2013, n. 21 (Misure a favore dei contratti e degli accordi sindacali di solidarietà), finalizzati anche al consolidamento della presenza di insediamenti produttivi, attivando gli strumenti delle politiche di formazione e politiche attive del lavoro e di politiche industriali di cui al presente articolo; “
Preso atto che con Delibera di Giunta X/5024 dell' 11.04.2016 è stato approvato lo schema di accordo per la competitività con la società Alcatel-Lucent Italia Spa.
Visto che, in ordine alla domanda presentata, si rileva che:
• in data 30.06.2015 la Società ALCATEL-LUCENT ITALIA S.p.A ha presentato un intervento relativo al sito produttivo di Vimercate, con proposta progettuale nell’ambito Ricerca & Innovazione;
• il progetto di ricerca denominato “PROGETTO DI RICERCA E SVILUPPO SU TECNOLOGIE DI PROSSIMA GENERAZIONE PER L’IP-TRANSPORT OTTICO, NEL CONTESTO DELLE NUOVE TECNOLOGIE KETS PER COMUNICAZIONI OTTICHE”, prevede lo studio e la definizione di un sistema di telecomunicazioni ottiche WDM di nuova generazione e di rilevanza globale;
• in data 23.12.2015 con decreto dirigenziale n. 11813, recependo quando stabilito nel Nucleo di Valutazione del 14.12.2015, sono stati approvati gli esiti finali dell’istruttoria del progetto di ricerca per un contributo pari a euro 2.000.000,00 inteso quale importo massimo di concedibile;
• in data 18.01.2016 e 24.03.2016 il Comitato Tecnico degli Accordi ha condiviso il testo definitivo dell’Accordo per la Competitività con le parti coinvolte definendo le modalità di perfezionamento dello stesso e approvando un contributo concedibile pari a euro 1.620.000,00;
Considerato che la proposta di accordo per la competitività ha come finalità quella di:
· favorire il mantenimento nel territorio del Comune di Vimercate dell’insediamento produttivo di ALCATEL-LUCENT ITALIA S.P.A e di sostenere lo sviluppo della società attraverso la creazione del principale centro di sviluppo per un nuovo prodotto tecnologicamente avanzato, con prospettive di evoluzione e crescita nel medio e lungo periodo;
· favorire il mantenimento e lo sviluppo dei livelli occupazionali;
· rafforzare il tessuto occupazionale locale e, più in generale, lombardo generando un indotto per tutta la filiera collegata con particolare riferimento ai sistemi di rete di trasmissione e di accesso;
Visto che con riferimento agli obiettivi di valenza occupazionale, il piano prevede:
a. di rafforzare il tessuto occupazionale locale e, più in generale, lombardo generando un indotto per tutta la filiera collegata con particolare riferimento ai sistemi di rete di trasmissione ottica.
b. La salvaguardia e il mantenimento di 120 addetti, occupati nelle attività di Ricerca e Sviluppo e Ciclo Vita Prodotto Optics presso il sito di Vimercate, comprensivi di 20 nuove figure professionali tecniche che saranno assunte nell’arco del progetto stesso.
Appreso che Alcatel – Lucent è ormai controllata per il oltre il 90% delle azioni dalla multinazionale Nokia.
Visto che il Gruppo ha annunciato nei giorni scorsi un piano di ristrutturazione con la previsione di oltre 4.000 esuberi in Europa - 219 in Italia, di cui 119 proprio a valere sul personale di ALCATEL-LUCENT ITALIA S.p.A.
Interrogano l’Assessore competente
per sapere se è a conoscenza del piano di ristrutturazione presentato e come intenda procedere per scongiurare il rischio di 119 esuberi sul sito di Vimercate anche alla luce della contestuale concessione di un contributo regionale di 1.620.000 euro alla stessa ALCATEL-LUCENT ITALIA S.p.A
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