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Olona: la Regione punti sul contratto di fiume

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Olona

BARZAGHI (PD): “REGIONE LOMBARDIA FACCIA DA VERA REGIA E PUNTI SUL CONTRATTO DI FIUME”

 

Questa mattina, la VI Commissione Ambiente del Consiglio regionale della Lombardia ha effettuato un sopralluogo lungo l’asta del fiume Olona, tra le province di Milano e Varese. Al termine, nella sede dell’associazione Contrada dei Calimali, a Fagnano Olona, i commissari hanno incontrato gli amministratori del territorio, i responsabili dei servizi e i cittadini.

 

“Da questo confronto è emerso che dopo 3 anni, la risoluzione che abbiamo approvato sul tema dell’inquinamento dell’Olona non ha prodotto risultati sostanziali ed evidenti – spiega Laura Barzaghi, consigliera regionale del Pd e componente della Commissione –. Anzi, la situazione è di nuovo calda perché in questi mesi ci sono stati fenomeni di inquinamento del fiume sia odorigeni che visivi e per questo, come Consiglio regionale, abbiamo deciso di uscire e verificare. Lo scopo era soprattutto, dunque, quello di ascoltare le amministrazioni comunali e gli interlocutori che tante lamentale hanno sottoposto anche in questi giorni alla nostra attenzione”.

 

Barzaghi ricorda che “i problemi che causano questi fenomeni sono di inquinamento di carattere industriale e si riferiscono soprattutto agli scarichi in deroga. Lungo tutta l’asta del fiume ci sono depuratori che sono vecchi e obsoleti e necessitano urgentemente di interventi di ammodernamento, costosi ma necessari, perché oltre tutto sono soggetti a pericolo di gravose infrazioni comunitarie che alla fine pagherà sempre il cittadino”.

 

Le proposte emerse dall’incontro con il territorio sono state le più varie: “Dall’applicazione del servizio sentinella, alla formulazione di protocolli di intervento in caso di scarichi abusivi, all’installazione di una rete di sensori”.

 

La consigliera Pd, invece, elenca quattro punti fondamentali per uscire una volta per tutte dall’impasse: “Riteniamo che la soluzione possa essere data da una Regione che faccia davvero da cabina di regia a tutta questa serie di interventi, cosa che finora non ha mai fatto. Secondo, serve il completamento del processo relativo al servizio idrico integrato e il conseguente ammodernamento degli impianti dei depuratori. Terzo aspetto, va utilizzato lo strumento del contratto di fiume che per l’Olona già esiste e vede riuniti attorno allo stesso tavolo tutti gli interlocutori che hanno a che fare con il corso d’acqua, quindi amministratori, gestore, Provincia, ma va attivato in maniera seria. Infine, bisogna intervenire sugli scarichi in deroga che così non hanno più senso, ma devono essere tutti collettati all’interno di un depuratore consortile”.

 

Milano, 19 maggio 2016

 

 

 


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