“Dobbiamo ricordare che il ‘pressing estenuante’ per risolvere il problema delle esondazioni del Seveso lo abbiamo fatto noi del Pd sul presidente Maroni che, per timori di ripercussioni a livello territoriale e atteggiamenti ambigui della sua maggioranza, non si decideva mai a deliberare”, rispondono a stretto giro di posta Laura Barzaghi e Fabio Pizzul, consiglieri regionali del Pd, a proposito delle parole dell’assessore regionale al Territorio e urbanistica Beccalossi sulla volontà del Presidente del Consiglio Matteo Renzi di inaugurare i primi interventi.
“Renzi ha tutti i motivi di voler essere presente all’inaugurazione: proprio la Presidenza del Consiglio dei Ministri, con Decreto dell'ottobre 2015, ha approvato il Piano stralcio per le aree metropolitane e le aree urbane con alto livello di popolazione esposta al rischio di alluvioni – continuano i due esponenti del Pd –. E per la Lombardia, nei primi 33 interventi finanziati, sono comprese le opere di laminazione sul Seveso per un importo complessivo pari a 90 milioni di euro. I fondi serviranno per completare la progettazione e gli interventi a Lentate sul Seveso, Varedo, Paderno Dugnano e Milano. Il cantiere per lavori per la vasca di Senago è pronto a partire. Intanto, il Comune di Milano si accollerà la spesa totale per il consolidamento del Cavo Redefossi”.
Insomma, per Barzaghi e Pizzul “è solo grazie alla sinergia tra Stato, Regione e Comune che il problema finalmente va verso una soluzione, ma la parte del leone, soprattutto da un punto di vista economico, l’ha fatta senza alcun dubbio il Governo. Quindi, niente di strano se il Presidente del Consiglio che ci ha messo i soldi vuole essere presente nel momento in cui questo annoso problema vedrà la luce in fondo al tunnel”.
Milano, 12 luglio 2016
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