Il Tar di Brescia ha accolto stamani la richiesta di sospensiva del Bim Valle Camonica sulla procedura relativa all’esito della graduatoria sulla Misura 19 del Piano di sviluppo rurale 2014-2020 ‘Sostegno allo sviluppo locale Leader – Gal’. “Si è creata così una situazione di stallo sulla procedura e sui fondi perché di fatto i ricorsi presentati, che dovrebbero essere complessivamente 7, hanno bloccato tutta la pratica”, fanno sapere i componenti della VIII Commissione Agricoltura del Consiglio regionale Marco Carra, Agostino Alloni e Corrado Tomasi.
“E la colpa è della mancanza di dialogo e di ascolto sulla Misura 19 anche quando noi chiedevamo a gran voce all’assessore regionale all’Agricoltura Fava di non lasciare fuori nessuno, come era buona prassi negli anni precedenti, dal nuovo bando”, lamentano i consiglieri PD.
Gli effetti della sospensiva, che potrebbe essere riconosciuta dal Tar anche agli altri ricorrenti, comportano il blocco della procedura e della conseguente assegnazione dei relativi fondi. La Misura 19 prevede una dotazione finanziaria complessiva pari a 66 milioni di euro. L'assegnazione delle risorse è attesa dai territori per poter procedere all’attuazione dei piani in cui sono coinvolte non solo risorse pubbliche, ma anche investimenti privati.
“Avevamo chiesto, in Commissione e in Consiglio, di recuperare risorse per finanziare tutti i piani ritenuti ammissibili, per favorire lo sviluppo locale di tutti i territori che avevano lavorato alla costruzione di un progetto creando le opportune sinergie – continuano gli esponenti Pd –. Invece, a luglio, Regione Lombardia ha proceduto all’approvazione della graduatoria dei Piani di sviluppo locale ammissibili, 15 in totale, ammettendo a finanziamento solo i primi 10, per un importo complessivo pari a 64.436.617,38”. In questa fase sono partiti i primi ricorsi da parte di alcuni enti capofila, ritenuti ammissibili ma esclusi dal finanziamento e mai auditi. Questi primi ricorsi riguardavano il merito della graduatoria.
In novembre la Regione ha proceduto ad approvare l'esito istruttorio positivo per soli 7 dei proponenti ammessi a finanziamento su 10, e il conseguente scorrimento della graduatoria. Contestualmente sono stati presentati ulteriori ricorsi dai proponenti ammessi inizialmente a finanziamento, ma esclusi in fase di verifica dei requisiti relativi alla costituzione delle società, tra cui il Bim Valle Camonica.
“In settembre abbiamo presentato una mozione, che è stata abbinata a una di maggioranza e il cui testo definitivo, approvato, impegna la Giunta regionale a individuare economie o nuove risorse nell'ambito del Psr allo scopo di rifinanziare la Misura 19 e a verificare la possibilità tecnica di garantire il finanziamento di tutti i piani ritenuti ammissibili”, raccontano Carra, Tomasi e Alloni.
Con una successiva interrogazione i consiglieri Pd hanno inoltre sollecitato l’assessore Fava chiedendo quali azioni intendesse mettere in campo entro il 30 settembre 2016 per dare attuazione a quanto previsto dalla mozione, proprio al fine di scongiurare ogni eventuale azione amministrativa.
“Non siamo stati ascoltati. Non è stato fatto nulla. Non c’è stata nessuna regia da parte dell’assessore Fava. E ora saranno costretti tutti ad aspettare le risultanze delle azioni legali giustamente intraprese da chi è stato lasciato fuori senza alcun motivo”, concludono i consiglieri Pd.
Milano, 24 gennaio 2017
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