“Campagna elettorale? Ma di che campagna elettorale sta parlando l’assessore Terzi? Qui siamo di fronte a provvedimenti illegittimi: Regione Lombardia va a commissariare un consiglio d’amministrazione e un presidente in carica da pochi mesi, senza neanche sentire l’assemblea, cioè i sindaci, che non per nulla viene definita comunità del parco, e poi per nascondere queste decisioni quanto meno originali, getta la croce addosso a un partito perché quei sindaci si sono seccati di venire trattati così e decidono di fare ricorso”, è tranciante Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd e componente delle Commissioni Ambiente e Agricoltura, dopo aver letto le dichiarazioni dell’assessore regionale all’Ambiente sulla decisione dei Comuni di Cassano d’Adda, Airuno, Calco, Olginate, Lecco, Paderno d'Adda, Verderio, Solza e la Provincia di Bergamo di fare ricorso contro il commissariamento dell’ente gestore del Parco Adda Nord.
“Avevamo già detto che la Giunta ha praticamente sostituito con il commissario un consiglio di amministrazione nuovo, eletto da pochi mesi, dopo un rinnovo pari al 50 per cento dei componenti e dove rispetto a prima erano rimasti solo due consiglieri leghisti, presenti, dunque, prima, durante e dopo – continua Alloni, insieme a Jacopo Scandella e Raffaele Straniero–. Perciò, i Comuni fanno ricorso contro un atto illegittimo che agisce su un cda completamente rinnovato e dove l’unica continuità è rappresentata dai due consiglieri di espressione della Lega, ovvero il partito dell’assessore Terzi. Allora chi è che fa campagna elettorale?”.
Ancora più grave, per il consigliere Pd, il fatto che “la Regione ha deliberato un atto tanto importante e grave senza mai sentire l’assemblea dei sindaci, senza condividere nulla con loro o coinvolgerli in questa decisione, quando questo è un organismo fondante per un parco. Forse perché non più tardi di tre mesi prima, l’assemblea stessa aveva manifestato praticamente all’unanimità il sostegno al nuovo presidente e al nuovo cda. Perché la Terzi non ne ha mai tenuto conto?”.
Per Alloni il motivo è nel modo di governare della Giunta Maroni: “Questo è un atto illegittimo, uno dei tanti. L’ultimo in ordine di tempo è quello che, qualche giorno fa, è stato corretto dalla stessa maggioranza in fase di votazione del collegato alla finanziaria e relativo al subentro di Regione Lombardia alle Province e a Città Metropolitana nella partecipazione alla comunità del parco nel caso di mancato versamento della quota di partecipazione obbligatoria, trattenendo le relative risorse trasferite, destinate alla funzione ambiente, in piena violazione della legge quadro sulle aree protette. Attraverso il collegato, la maggioranza ha dovuto modificare la legge regionale a seguito dell’impegno assunto con il Governo, abrogando interamente la parte sul subentro della Regione. A dimostrazione che di decisioni senza fondamento questa Giunta ne prende, eccome!”.
Milano, 12 dicembre 2017
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