Il Consiglio regionale della Lombardia
Premesso che AFOL Metropolitana è un’azienda speciale consortile partecipata, a oggi, dalla Città Metropolitana di Milano e da 66 Comuni, compreso il Capoluogo. Nata da un graduale processo aggregativo di tutte le AFOL territoriali, l’agenzia garantisce ai cittadini e alle imprese del territorio milanese un unico interlocutore pubblico sui temi del lavoro e della formazione.
Considerato che AFOL Monza e Brianza è un’azienda speciale della Provincia di Monza e della Brianza che si occupa di promuovere il diritto al lavoro attraverso l’erogazione di servizi e attività destinati all’orientamento, alla formazione, all’inserimento e al mantenimento del lavoro lungo l’intero arco della vita. La nascita di Afol Monza e Brianza si inserisce all’interno di un ampio e organico progetto strategico di razionalizzazione dei servizi per la formazione, l’orientamento e il lavoro, avviato e realizzato dalla Provincia di Milano a partire dal mese di marzo 2005, e che ha condotto alla costituzione ufficiale di Afol Monza e Brianza il 18 dicembre 2008.
Viste la DGR X/7247 “Schema di convenzione tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Regione Lombardia per la regolazione degli obblighi e rispettivi rapporti in relazione alla gestione dei servizi per il lavoro e delle politiche attive del lavoro nel territorio della Regione” e la DGR X/7381 “Schema di convenzione tra la Regione Lombardia, Province lombarde e Città Metropolitana di Milano per la gestione dei servizi per il lavoro e delle politiche attive del lavoro in Lombardia”.
Preso atto del D.Lgs. 14 settembre 2015, n. 150 “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 10 dicembre 2014, n. 183.”
Considerata la legge 27 dicembre 2017, n. 205 “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020” comma 793 “Allo scopo di completare la transizione in capo alle regioni delle competenze gestionali in materia di politiche attive del lavoro esercitate attraverso i centri per l'impiego e di consolidarne l'attività' a supporto della riforma delle politiche attive del lavoro di cui al decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150, nel rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni definiti ai sensi dell'articolo 2 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150, il personale delle città' metropolitane e delle province, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, in servizio presso i centri per l'impiego e già' collocato in soprannumero ai sensi dell'articolo 1, comma 421, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, al netto di coloro che sono stati collocati a riposo alla data di entrata in vigore della presente legge, e' trasferito alle dipendenze della relativa regione o dell'agenzia o ente regionale costituito per la gestione dei servizi per l'impiego, in deroga al regime delle assunzioni previsto dalla normativa vigente e con corrispondente incremento della dotazione organica. Ai fini delle disposizioni di cui all'articolo 1, commi 557 e 557-quater, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, le regioni, le agenzie o gli enti regionali costituiti per la gestione dei servizi per l'impiego calcolano la propria spesa di personale al netto del finanziamento di cui al comma 794.” e comma 794 “Per le finalità' di cui al comma 793, i trasferimenti alle regioni a statuto ordinario sono incrementati di complessivi 235 milioni di euro, a decorrere dall'anno 2018. L'autorizzazione di spesa di cui all'articolo 3, comma 8, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, e' ridotta di 15 milioni di euro a decorrere dall'anno 2018.”
Atteso che la formulazione dei commi 793 e 794 della legge 205/2017 - non entrando nel dettaglio della specificità lombarda ed in particolare delle Afol Metropolitana ed Afol Monza e Brianza - potrebbe lasciare spazio all'interpretazione di non assicurare la copertura economica di tutto il personale dipendente Afol impiegato nei servizi per l'impiego, in quanto si fa riferimento solo al personale delle Città metropolitane e delle Province.
Visto che una interpretazione restrittiva di tali commi comporterebbe un ammanco di circa 3.270.000 € per i Servizi per l'impiego di Afol Metropolitana e di circa 1.550.000 € per Afol Monza e Brianza, ovvero un potenziale esubero di personale rispettivamente di 100 dipendenti su 188 e di 40 su 53 attualmente impiegati.
Considerato che tale prospettiva andrebbe seriamente a minare la qualità e la continuità dell'eccellente servizio oggi erogato che, in termini di performance di efficacia delle prestazioni in materia di lavoro, colloca le due realtà ai primi posti nel sistema di monitoraggio regionale.
A farsi parte attiva presso la Conferenza Stato Regioni affinché in tempi rapidi si superi ogni dubbio interpretativo, estendendo la possibilità di destinare parte dei 235 milioni aggiuntivi previsti dal comma 794 della legge 205/2017 anche al personale operante nell'ambito di aziende speciali partecipate da enti Locali - quali sono le Afol.
A garantire in ogni caso la stabilità, la continuità e regolare erogazione dei servizi forniti attualmente dalle due Afol.
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