Al Signor Presidente
del Consiglio Regionale
I sottoscritti Consiglieri regionali,
la Lombardia è la Regione italiana con più vie navigabili: conta 1000 km di coste navigabili, più di 200 porti turistici e 2 porti industriali Regionali tra cui Cremona e Mantova, e nella stessa Provincia di Mantova conta ben 9 porti commerciali di rango comunale e privato, oltre al crescente traffico passeggeri;
è necessario mettere a valore il sistema di navigazione interna lungo il fiume Po e i canali navigabili derivati, ottenendo così non solo benefici ambientali ma anche economici. Secondo i due modelli di calcolo dei costi esterni che la pubblica amministrazione deve sostenere per l’esercizio monodale dei trasporti su gomma rispetto ad altre modalità ferro/acqua, (studi condotti da Confindustria e dalle associazioni degli armatori Short Sea Shipping), si stima che, per il solo traffico fluviale movimentato dal Sistema Portuale Mantovano, sono stati risparmiati oltre 16 milioni di euro negli ultimi 5 anni che fanno riferimento a minori incidenti stradali, minori emissioni in atmosfera, minori impatti acustici, minori consumi di suolo;
nel PRS si mette in evidenza che sono numerosi i corridoi di trasporto ferro ma soprattutto acqua, costituiti dal fitto reticolo di fiumi e canali navigabili Lombardi, e che lo stesso PRS propone di rendere tali fiumi e canali efficienti attraverso una dotazione infrastrutturale idonea a predisporre una rete di trasporto fluviale competitiva con le altre modalità di trasporto.
il sistema portuale dei porti cremonesi e mantovani sono in una fase di crescita con i loro poli intermodali e partecipano al sistema industriale Lombardo e della cintura metropolitana Milanese;
entro pochi anni l’Italia e la Regione Lombardia dovranno adeguarsi agli standard condivisi dalla UE per le quote di trasferimento modale dalla strada alle altre modalità di trasporto meno impattanti come il treno e l’idrovia
L’Unione Europea nel corso del 2008 ha rilanciato le politiche per la riduzione dei gas ad effetto serra e per la sostenibilità energetica, con l’approvazione del pacchetto Clima “20-20-20” (Direttiva 2009/29/CE). Gli impegni assunti dal Consiglio europeo al 2020 prevedono per l’insieme dei Paesi dell’Unione: una riduzione del 20% delle emissioni di gas ad effetto serra rispetto ai livelli del 2005, un risparmio del 20% dei consumi energetici rispetto alle proiezioni per il 2020, un obiettivo vincolante del 20% di energia da fonti rinnovabili sul totale dei consumi energetici dell'Unione, un obiettivo vincolante del 10% di biocarburanti sul totale dei consumi di benzina e gasolio per autotrazione dell'Unione. I target europei del pacchetto 20-20-20 sono stati recepiti da Regione Lombardia nel Piano per una Lombardia sostenibile (DGR VIII/11420 del 10/2/10)
la Regione aveva deciso con Legge regionale 5 agosto 2014 - n. 2419/2014 art.17 “Disposizione per la razionalizzazione di interventi regionali negli ambiti istituzionale, economico, sanitario e territoriale” di attribuirsi le funzioni e le attività della soppressa Azienda regionale per i porti fluviali di Cremona e di Mantova, già conferite alle Provincia di Cremona e di Mantova, ai sensi dell’art 8 della legge regionale .30 del 27 dicembre 2006 “Disposizioni legislative per l’attuazione del documento di programmazione economica-finanziaria regionale, ai sensi dell’articolo 9-ter della legge regionale 31 marzo 1978, n.34 (norme sulle procedure della programmazione, sul bilancio e sulla contabilità della Regione)
l’ultima modifica normativa introdotta con L.R del 26 maggio 2017, Legge di semplificazione 2017, ha modificato le procedure per l’approvazione del piano regolatore portuale dei porti di Cremona e di Mantova, (l’allegato B della L.R 30/2006);
rimuovere i colli di bottiglia sull’asta fluviale del Po Lombardo e lungo il canale Fissero Tartaro che nel Veneto presenta tiranti d’aria ridotti per 4 ponti e tratti di dragaggio che rendono diseconomica la navigazione fluviale ;
lo sviluppo del le vie d’acqua come corridoio ottimale per il trasporto di pezzi eccezionali o merci pericolose che sulle idrovie abbattono le componenti di rischio in attraversamento al territorio Lombardo ed evitare il ripetersi di collassi infrastrutturali che hanno causato incidenti mortali.
se intende rivedere le competenze e riattribuire alle Province di Mantova e Cremona lo status di Autorità Portuale, confermando di fatto che l’attuale continuità gestionale alle Provincie insieme alle attività amministrative, sono garanzia di una gestione più funzionale dei Porti di Mantova e di Cremona e quali azioni intende portare avanti per il riequilibrio modale nel trasporto delle merci, anche con l’attivazione di politiche ed intese volte ad alleggerire i costi nei porti costieri per le navi fluviomarittime destinate ai porti interni Lombardi.
Milano, 25 giugno 2018
Matteo Piloni
Antonella Forattini
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